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Santuario della Corona (775m s.l.m.)

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A strapiombo sulla valle dell’Adige

12 Aprile

Orario evento

RITROVO: Ore 6,15 al parcheggio FS - Via Dante

Difficoltà

E - Escursionistica

Apertura Iscrizioni

01/04/2025

Chiusura Iscrizioni

10/04/2025

N° max partecipanti

25

Dislivello in salita

DISLIVELLO COMPLESSIVO: Salita 600 metri - Sviluppo 2,5 km ca

Tempi di percorrenza

Salita: 2.30h escluse le soste; Discesa 1.30h escluse le soste

Zona

Monte Baldo

Previsioni del tempo

Meteo

Documentazione

Scarica

Mezzo di trasporto

Automobile

Capogita

Chiodelli Luigi Alberto

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DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Dal centro del paese di Brentino seguiamo le indicazioni per il Santuario; dopo pochi minuti, ai piedi di un grande albero, troviamo un segnavia con l’indicazione per sentiero dei pellegrini, Madonna della Corona, Spiazzi (n73). Il percorso inizia con una scalinata, quindi si restringe diventando un sentiero vero e proprio. Più avanti il sentiero costeggia un tratto di roccia attrezzato con un cordino (nulla di difficile né di pericoloso), per poi sfociare in una ripida scalinata che conduce prima al ponte del Tiglio poi finalmente al Santuario dove si gode di una splendida vista.

NOTE CULTURALI

Le origini della costruzione del santuario della Madonna della Corona risalgono ad una leggenda locale. La vicenda racconta del miracoloso ritrovamento di una statua raffigurante la Pietà sull’orlo dell’anfratto roccioso, la quale però sarebbe stata originariamente custodita nell’isola di Rodi. Si narra che per sfuggire all’invasione dei turchi di Solimano II[2] ed ai saccheggiamenti dei tesori dell’isola, la statua sia stata trasferita grazie ad un intervento angelico sul Monte Baldo, trovando così riparo dai soprusi La leggenda racconta di un gruppo di locali che vide una luce accendersi e sentì un coro angelico provenire dalla parete rocciosa. Poiché il luogo era difficile da raggiungere si calarono con delle corde per poter assistere alla spettacolare presenza della misteriosa statua. Si decise quindi di erigere una cappella nel punto esatto del ritrovamento, nella quale posizionare la scultura in questione. La cappella però, a causa della sua posizione sull’orlo di uno strapiombo, era molto difficile da raggiungere e si decise così di costruire un sentiero, con il famoso “Ponte del Tiglio” e scavare dei gradini nella roccia, per facilitare il pellegrinaggio. Più verosimilmente il gruppo scultoreo fu donato al luogo di culto da Lodovico Castelbarco, nobile roveretano, nel 1432.

Prossime escursioni:

 * 23 Aprile: (mercoledì)Monte Barigazzo 1260 m s.l.m. Appennino Parmense – E

 * Dal 06 Maggio al 14 Maggio:Trekking della Sicilia – T/E Iscrizioni dal 7 al 16 Gennaio (max 26 partecipanti)

 * 24 Maggio: (sabato): Monte Osero Appennino Piacentino – E

Dettagli

Data:
12 Aprile
Categoria Evento:

Organizzatore

Commissione Sezionale Escursionismo