Orario evento
RITROVO: ore 8,00 parcheggio FS- via Dante - Cremona
Difficoltà
T-E: Turistico-Escursionistica
Apertura Iscrizioni
13/05/2025
Chiusura Iscrizioni
27/05/2025
Dislivello in salita
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Dislivello in discesa
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Tempi di percorrenza
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Zona
Arcipelago Toscano – Isola del Giglio
Previsioni del tempo
Meteo
Mezzo di trasporto
Automobile - Traghetto - Bus
1° giorno : giunti a Giglio Porto e sbarcati, troveremo il nostro albergatore che a mezzo pick up baderà a caricare i nostri bagagli e portarli in hotel. Indossati gli scarponi, ci incammineremo lungo via Del castello fino a giungere alla SP 15 che si seguirà per alcune decine di metri fino a incrociare a sinistra il sentiero nr. 310 che si seguirà fino a Giglio Castello. Duecento metri circa fuori dall’abitato troveremo, sempre a sinistra, il segnavia 322 che in discesa ci condurrà fino a Giglio Campese, quindi al nostro hotel.
2° giorno : dall’hotel si scende alla vicinissima spiaggia del Campese fino a raggiungere, con direzione ovest, la via dell’Allume che si percorrerà per circa 800 metri fino a incrociare a sinistra l’inizio del segnavia 309, percorso il quale si giungerà a Giglio Castello. Qui è prevista una visita guidata al borgo medievale accompagnati da Marina Aldi, guida turistica. Ritorno a Campese con bus di linea.
NB – La visita al borgo medievale, su espressa richiesta della guida, avverrà due ore prima del tramonto con la possibilità quindi della visione dello stesso, s’ipotizza quindi di partire a piedi da Campese verso le 15,30 circa, lasciando la mattinata libera per vita di spiaggia e per chi vorrà una breve escursione a punta faraglione con minimo dislivello
3° giorno : nelle immediate vicinanze dell’hotel parte il segnavia 320 che seguiremo fino a incontrare e percorrere a sinistra il 314, continuando poi con il 315 che seguiremo sempre a sinistra. Raggiunta la località “Scopeto”il sentiero 316 ci condurrà a Punta del Fenaio, dove chi vorrà, potrà scendere verso il faro. La via del ritorno lungo il sentiero 315, passando per il 315/A che porta (facoltativo) in circa 15 minuti in discesa alla bellissima e affascinante Cala Monella. Giunti a località “Scopeto” ritorneremo a Campese lungo i segnavia percorsi il mattino .
4° giorno : l’ultima escursione è la più “impegnativa”, almeno per quanto riguarda lo sviluppo, è anche però quella che presenta i panorami più belli e spettacolari. Con il bus di linea ci porteremo a Giglio Castello . qui da Piazza Gloriosa inizia il segnavia 303 che porta alla “Punta Capelrosso”. Questa via attraversa il cuore dell’area protetta, la zona più selvaggia dell’isola, priva d’insediamenti abitativi. Giunti in località “Le Porte”, il tracciato passa a est del Poggio della Pagana che, con i suoi 496 m rappresenta la quota massima isolana. Il sentiero termina su un piccolo promontorio, stretto tra le falesie di granito e i flutti marini delle belle “Cala Saracinesca” e “Cala dello Schizzatoio”.Per il ritorno si segue invece per circa 7,00 km la strada carrabile in falsopiano che si snoda parallela al sentiero nr.303 e presenta panorami unici sul Tirreno. Giunti a Giglio Castello il bus ci riporterà a Campese.
NOTE DI CARATTERE AMBIENTALE, STORICO, CULTURALE: LE CAVE DI GRANITO
Fra le attività minerarie dei tempi passati all’isola del Giglio, una delle più fiorenti è stata quella legata all’estrazione del granito. Numerose cave, dai tempi di Roma antica fino alla prima metà del secolo scorso, hanno fornito questo prezioso materiale da costruzione. Impiegato in ogni epoca e in ogni tipo di costruzione, nei moli del porto di Ostia Antica, in obelischi, lastricati stradali, opere civili Impiegato in ogni epoca e in ogni tipo di costruzione, nei moli del porto di Ostia Antica, in obelischi, lastricati stradali, opere civili (perfino nelle banchine del porto di Santa Fè in America), in tante importanti chiese: le imponenti colonne del Duomo in piazza dei Miracoli a Pisa, furono cavate, lavorate e incredibilmente trasportate via mare nel 1595, dopo che un furibondo incendio aveva distrutto la cattedrale pisana. In molti periodi le numerose cave di granito del Giglio hanno rappresentato un’opportunità di lavoro addirittura per centinaia di scalpellini, per una richiesta, sempre ininterrotta, legata alla qualità della pietra gigliese. Francesco Petrarca, in una delle sue opere scritte in lingua latina (Viaggio in Terrasanta) passando nel 1358 davanti al Giglio la cita espressamente proprio perché anche allora Francesco Petrarca, in una delle sue opere scritte in lingua latina (Viaggio in Terrasanta) passando nel 1358 davanti al Giglio la cita espressamente proprio perché anche allora molto famosa per il suo vino e per il suo granito (“vino et marmore nobilis”) – da “ISOLA DEL GIGLIO mappa itinerari escursionistici” – Assessorato al Turismo Comune di Isola del Giglio, Parco Nazionale Arcipelago Toscano e Proloco Isola del Giglio e Giannutri.
PRECISAZIONI
1) all’arrivo a porto Santo Stefano lasceremo le autovetture al parcheggio “Fanciulli” che si trova nelle immediate vicinanze dell’imbarco (€ 15 / giorno)
2) iI costo del traghetto “Maregiglio” di andata/ritorno ammonta a € 40 circa a persona;
3) il costo della guida turistica che ci accompagnerà alla visita del borgo medievale di Giglio Castello ammonta a circa € 6 a persona (con gruppo di 20);
4) il servizio pubblico di bus ha un costo di € 2,50 con biglietto standard (facilmente acquistabile in loco), € 3,50 se acquistato a bordo del mezzo;
5) da Cremona si partirà con abbigliamento da escursione, consiglio uno zainetto leggero, con all’interno almeno un litro d’acqua, utili i bastoncini.
Il saldo del soggiorno, che ammonta a € 240 per ognuno, dovrà essere versato a mezzo bonifico, non oltre il 31 agosto, sul conto intestato alla nostra Sezione. IBAN : IT25 L 08454 11400 000000083203 – Causale: “Saldo soggiorno Isola del Giglio”