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Monte Sasna 2229 m s.l.m.

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Punto panoramico dei giganti Orobici

3 Luglio 2022

Orario evento

PARTENZA DA CREMONA: Ore 6,30

Difficoltà

Escursionistica E

N° max partecipanti

24

Dislivello in salita

DISLIVELLO COMPLESSIVO: Salita 900 metri - sviluppo circa 12,5 km

Tempi di percorrenza

5,30 ore soste escluse

Zona

Nona (Alpi Orobiche)

Previsioni del tempo

Meteo

Documentazione

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Mezzo di trasporto

Automobile

Capogita

Galli Giulio

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Al Passo possiamo visitare il Santuarietto delle Manina, dedicato alla Beata Vergine ed edificato nel 1949 in onore del passaggio a spalla della Madonna Pellegrina. Il santuario è caratterizzato da due croci sul tetto e due altari identici all’interno, l’uno rivolto verso Lizzola in val Seriana, l’altro verso Vilminore in val di Scalve, così voluti per volontà dei valligiani.

Le miniere della Manina: questo territorio è stato uno tra i più importanti complessi minerari della Lombardia. L’estrazione del ferro, già attiva ai tempi dei Romani, prosegue nei secoli fino a diventare l’economia trainante dell’intera val di Scalve, favorendo lo sfruttamento di altre risorse naturali, come l’utilizzo delle foreste per la produzione del carbone. Con l’avvento della rivoluzione industriale, verso la fine dell’Ottocento, le nuove tecniche di estrazione danno nuova vita all’attività, fino agli Anni Trenta, con la costruzione della strada Nona-Manina, tuttora esistente, e le prime teleferiche collegate direttamente ai forni fusori. L’estrazione diventa particolarmente attiva durante il secondo conflitto mondiale fino al 1944, quando le miniere della Manina vengono chiuse per riaprire di nuovo nel 1952. Cesseranno l’attività per essere poi definitivamente smantellate negli Anni Settanta. Dal Passo è possibile scendere in direzione delle strutture che anni fa ospitavano i minatori, conosciute come Case Rosse della Manina. È presente anche il rifugio G.A.C., gestito dal Gruppo Alpinistico Celadina dal 1975. Nei pressi del rifugio sono ancora ben visibili gli imbocchi delle miniere e i resti di una polveriera. Le tracce dell’attività mineraria si possono anche scorgere negli squarci che qua e là compaiono come grosse ferite sul fianco della montagna.

Dettagli

Data:
3 Luglio 2022
Categoria Evento:

Organizzatore

Commissione Sezionale Escursionismo