Orario evento
RITROVO: Ore 6,45 al parcheggio FS - Via Dante
Difficoltà
Escursionistica E
Dislivello in salita
DISLIVELLO COMPLESSIVO: Salita 400 metri - sviluppo circa 12 km
Tempi di percorrenza
4,00 ore soste escluse
Previsioni del tempo
Meteo
Mezzo di trasporto
Automobile
Capogita
Bassini Gianmario
Soave, sorge ai piedi dei Monti Lessini, si presenta come un’amena cittadina medioevale, dominata dal Castello e circondata interamente da mura merlate alla ghibellina, ripartite tra 24 torri, lambite dal fiume Tramigna. I primi insediamenti umani risalgono all’età della pietra. In epoca romana esisteva un importante “pagus” lungo la via Postumia. Il centro storico, da fonti attendibili fu però fondato in epoca longobarda, nel 500, da una tribù di Svevi dai quali deriverebbe il nome “Suaves”, “Suevi” divenuto poi “Soavi”e finalmente Soave.
I primi documenti che nominano il Castello risalgono al secolo X; il maniero si presenta come un tipico manufatto militare Medioevale, sorge sul Monte Tenda e domina la valle. Il fortilizio, secondo un diploma rilasciato da Federico Barbarossa nel 1100, appartenne ai Sambonifacio Conti di Verona. Nel 1237 fu posseduto dalla famiglia feudale dei Greppi che nel 1270 lo cedette al Comune di Verona. Si evidenzia la valenza storico-rurale del comprensorio produttivo del Soave al cui interno, nella zona classica, sono stati individuati 1700 ettari collinari, microparcellizati, coltivati secondo le tecniche della viticoltura eroica.
Risale infatti al 1816 la prima mappa, tratta dal catasto napoleonico, che censisce i vigneti del Soave, in base alla quale poi nel 1931, con decreto regio, è stata istituita la prima denominazione italiana.