Val di Fleres - Rifugio Calciati al Tribulaun (Tribulaunhütte)

Festa del 125 anniversario di fondazione del CAI Cremona; insieme al CAI Vipiteno nei rifugi che furono della nostra Sezione

Data attività

Sabato 07 Settembre 2013

Orario evento

6,30 (ritrovo 15 minuti prima)

Difficoltà

Escursionistica (EE)

Apertura Iscrizioni

04 Giugno 2013

Chiusura Iscrizioni

25 Luglio 2013

N° max partecipanti

56

Dislivello di salita

1122 m (1°gg); 502 m (2°gg)

Dislivello di discesa

1624 m

Tempi di percorrenza

4 h (1°gg); 5 h (2°gg)

Zona

Alpi Breonie

Indicazioni stradali

Mappa

Previsioni del tempo

Meteo

Documentazione

Gita 2013-09-7_8 A.pdf

Capogita

Bigliardi Roberto

Il Tribulaun si compone di 3 cime: il Tribulaun di Fleres (mt.3097) il Tribulaun di Gschnitzer (mt.2945) ed il Tribulaun di Obernberg (mt.2780). Il gruppo è prevalentemente composto da roccia calcarea, la dolomia (doppio carbonato di calcio e magnesio), posta su barriere cristalline. E’ proprio qui che questo tipo di roccia è stato scoperto dal geologo francese Déodat Gratat de Dolomieu. Nella Val di Fleres si trovano diversi insediamenti sparsi come Lasta, Gattern, Reisenschuh, Valmigna e Moncucco; i masi di Stein di Fleres di dentro sono i primi masi di questa area e risalgono al Duecento. Nel passato veniva chiamata anche Silbertal “valle dell’argento” per le miniere qui presenti fin dal Medioevo. Le miniere d’argento e di piombo di Fleres rimasero attive fino al 1818, e durante questo periodo, con Vipiteno, visse il suo periodo di massimo splendore. Attualmente la valle è considerata a ragione uno dei luoghi più incontaminati dell’Alto Adige.

La nostra presenza in vallata vuole celebrare  il 125° Anniversario della  Fondazione della nostra Sezione ripercorrendo i sentieri e ritrovando i luoghi che furono cari a molti cremonesi negli anni 1926-1949 in cui la nostra Sezione fu proprietaria dei rifugi “Città di Cremona alla Stua” e “Cesare Calciati al Tribulaun”. Rivivere idealmente quel periodo significa recuperare  i valori di un passato ricco di ideali e d’impegno profuso per favorire la frequentazione di questi monti, unici per la loro bellezza discreta.